Sellano
Provincia di Perugia – Informazioni turistiche l.A.T. tel. 0742-354459/354165, Comune Tel. 0743-926622
Notizie utili
Abitanti: 1166 (Sellanesi); superficie: 85,54 Kmq.; altezza s.l.m.: 640 m.; Distanza da Perugia: Km 66; Pref. Tel. 0743; C.A.P. 06030; Str. Ferr. (FS a Foligno) a 32 Km; Autostrada del Sole (Firenze-Roma) provenendo da Roma uscita ad Orte quindi Superstrada E-45 direzione Perugia-Foligno; provenendo da Firenze uscita Valdichiana quindi Superstrada direzione Perugia-Foligno.
Frazioni: Apagni, Cammoro, Ceseggi, Molini, Montesanto, Orsano, Piaggia, Postignano, Pupaggi, Villamaggina, Torre di Cammoro.
Storia
Posto sul versante destro della Valle del fiume Vigi, che conclude la sua corsa in Valnerina, Sellano, secondo la tradizione, fu fondato nell’84 a.C. da alcuni seguaci di Silla (da qui il nome) che in questo luogo, dopo aver combattuto contro Spoleto, avevano trovato rifugio.
Nel Medioevo, per la sua strategica posizione geografica, fu assogettato ai Longobardi e quindi compreso nel Ducato di Spoleto, dopo essere stato assoggettato al dominio dei Signori di Norcia. Nel XIII sec. fu sotto il dominio della Chiesa, diventando, nel XIV sec., feudo dei Calligola, Signori di Montesanto. Nel 1860 anche Sellano votò l’annessione al Regno d’Italia.
Personaggi illustri
Sellano ha dato i natali al Beato Jolo (sec. XIII – XIV) e almusicista Domenico Mustafà (1829 – 1912).
Da vedere
Considerata una delle località caratteristiche della VaInerina per il suo paesaggio costituito da monti, boschi, sorgenti ed acque minerali curative, con il laghetto di Vigi che si presta come meta per piacevoli gite, la cittadina presenta, altresì, vestigia importanti del suo viaggio nel tempo: il Palazzo Comunale, con una bella facciata cinquecentesca custodisce all’interno affreschi del XVI sec.; la chiesa di San Francesco di Paola del XVI secolo, di stile Bramantesco, a pianta ottogonale con pronao sormontato da timpano e corpo absidale a pianta rettangolare. L’interno, a tre navate, custodisce pregevoli cappelle cinquecentesche realizzate in legno o in pietra. La chiesa di Santa Maria Assunta, edificata nel XIII sec., ricostruita nel XVI sec., custodisce le spoglie del Beato Jolo, eremita vissuto nel XIII – XIV sec., (oggi patrono di Sellano); tele dei secoli XVI e XVII e due altari lignei di notevole pregio.
Da vedere nei dintorni
Oltre le bellezze paesaggistiche il territorio seIlanese offre nelle sue frazioni interessanti resti di castelli ed edifici religiosi che custodiscono pregiate opere.
A Montesanto, antico castello cinto da mura, con edifici del XVI sec. e la Rocca medioevale. La chiesa di Santa Maria del XIII sec., ricostruita nel XVI sec., al cui interno sono custodite tele del XVI e XVII sec., un pulpito in noce intagliato ed un trittico, su fondo oro, del XV sec..
A Postignano lo splendido Castello medioevale, sormontato da una torre a pianta esagonale. A Cammoro la chiesa di Santa Maria Novella, raro esempio di chiesa pensile, cioé sovrapposta ad un’antica via coperta di cui sono ancora visibile i due accessi: il primo sotto l’attuale facciata della chiesa (ostruito dalla moderna scala di ingresso), ed il secondo, sul lato opposto (ad un’altezza inferiore), era l’accesso del castello. A Pupaggi la chiesa di San Sebastiano del XIII sec. con all’interno numerosi affreschi dei sec. XIV – XVI. A Sterpare, la chiesa della Madonna delle Grazie del XIII sec., che custodisce una scultura lignea del XIII sec. raffigurante “Madonna con Bambino”.
A Petrognano la chiesa della Madonna della Croce del XVI sec. e a Ceseggi la chiesa parrocchiale che custodisce una pregevole statua di Luca della Robbia.
Economia
Centro agricolo dello spoletino, con produzione di funghi, tartufi, affiancato da una fiorente industria artigianale operante nel settore del legno, degli alimentari ed utensili metallici, Sellano è conosciuta sin dal Medioevo per la produzione artigianale di lime e raspe i cui segreti di costruzione si tramandano da padre in figlio da generazioni. Nell’ambito del territorio esistono, altresì, importanti sorgenti di acqua ed una centrale idroelettrica gestita dal Comune.